Pereppeppeèèèèè!
"La rondine e il giunco", la mia canzone dedicata a Santa Caterina da Genova e alla mitica città di Rondinaria, ha vinto il Premio Città di Rondinaria - Sezione Musica, organizzato dal Lions Club di Ovada (AL)!!!!
Nella bella serata finale - che, come preannunciavo nel mio precedente post, si è svolta al Teatro Splendor - sono stati presentati tutti i finalisti delle tre sezioni previste dal concorso (fumetto, musica e racconto breve), insieme alle loro opere.
Per noi musicisti la serata rappresentava anche la fase finale del concorso, che consisteva nell'esibizione live in concerto sul palco dello Splendor davanti alla giuria, ai colleghi, ai soci del Lions Club e naturalmente al pubblico di Ovada.
Sotto l'abile conduzione di Claudio Palli (socio Lions, presidente della giuria per la sezione musica, professionista del settore bancario ma anche esperto musicista, chitarrista e mandolinista dalle prestigiose collaborazioni, tra cui è d'obbligo indicare Paolo Conte), la serata ha piacevomente intercalato la lettura dei racconti brevi giunti in finale (messa in opera dal giovane Marco Bruno) con le performances dei quattro musicisti finalisti e con la presentazione visiva dei materiali e quella in persona dei finalisti della sezione fumetto.
Data la mission sociale del Lions Club, è stata anche pubblicamente presentata l'attività di service del Club a favore della Scuola di Musica diretta dal M° Andrea Oddone, consistente nel finanziamento di una fornitura di ottoni costruiti a misura di bambino per l'avviamento musicale su questi specialissimi strumenti. Questa iniziativa è stata dedicata alla memoria di un socio e amico del Club, di cui imperdonabilmente - vagando irrequieta tra quinte e platea - non ho colto e non posso riportare qui il nome.
Prima della serata, è stata offerta a concorrenti, giurati, collaboratori e soci un'ottima cena all'Enoteca Regionale di Ovada. In più, io personalmente, arrivando da lontanto, sono stata accolta con molta generosità e gentilezza, di cui sono particolarmente grata: non solo sono stata prelevata alla stazione dalla cerimoniera del Club, Alessandra Ravera, ma sono stata ospitata, per la notte trascorsa a Ovada, a spese del Lions Club di Ovada, nel bellissimo B&B La Corte. La bellezza della Corte meriterebbe una lunga divagazione, insieme alla eleganza delle due "Botteghe di cose vecchie" di Antonio Pini e dei suoi figli, animatori insieme alla rispettiva moglie e mamma del delizioso B&B, oltre che artisti/artigiani/restauratori... Ma mi trattengo, per ora, e continuo a parlare del Premio!
L'elenco delle piacevolezze non è nemmeno iniziato... il clima disteso e amichevole si è subito disvelato nel corso del soundcheck pomeridiano. Il service tecnico è stato curato dal gentilissimo Carlo Campostrini, pianista e direttore di coro trasformatosi in valente tecnico del suono per l'occasione. L'accoglienza del presidente del Lions Club Luca Massa è stata gioviale e simpatica, come quella di Claudio Palli, attento supervisore dell'accomodamento dei musicanti in teatro.
E molto piacevoli sono stati anche l'incontro e il tempo passato in serata con gli altri concorrenti: primo fra tutti Flavio Cozzoli, autore della bellissima ballad in lingua inglese "Down by the big old stone", composta per voce, armonica a bocca, chitarra e chitarra basso (strumento al quale Flavio era accompagnato dal bravissimo, elegante e aristocratico Luca Restagno); e poi Carlo Salvatore, che presentava in trio la sua "Rondinaria" (una bella e poetica song che palpita swing italiano, eseguita sul palco con voce (Andrea Mora), pianoforte (Carlo Salvatore) e basso elettrico (mi sfugge purtroppo il nome del sideman... :-( ...); e infine Mariangela Ingangaro, mirabile voce blues, giovane e creativa autrice di "Habemus Aurea", una vera e propria meditazione sonora, nella quale la voce ricama meraviglie sul tappeto di un'armonia ipnotica, arricchita elettronicamente da variegati timbri sonori.
Con tutto ciò, nella generale allegria che ha caratterizzato, in compagnia di Flavio e Luca, il dietro le quinte e il dopo esibizione in platea, trascorsi serenamente in attesa delle decisioni della giuria, beh... non so bene come sia possibile, ma la giuria - a fronte delle nostre esibizioni in concerto - ha deciso di premiare me, che mi sono esibita con un pezzo strettamente cantautorale, incentrato su testo e voce, nel quale gli abituali slanci strumentali della mia fisarmonica restano costretti nella camicia di forza del puro e semplice accompagnamento.
Sono salita sul palco per la premiazione barcollando parecchio dallo stupore, ma ho recepito bene le due gratificanti motivazioni, esposte da Antonio Marangolo a nome di tutti i giurati (che erano, dico poco: Gian Piero Alloisio, Beppe Gambetta, Andrea Oddone e Claudio Palli, oltre a Marangolo stesso): 1) la ricerca approfondita condotta sul tema obbligato proposto dal concorso, cioè la mitica Rondinaria; ricerca che ha portato alla costruzione di un testo convincente; 2) il coraggio di presentarmi nel live da sola, accompagnandomi solo con la fisarmonica ("peraltro molto bene", ipse dixit!).
Di queste osservazioni non posso che andare fiera: sono veramente molto, molto felice!!!!!
Ulteriore gioia mi è stata data dal fatto che la giuria ha ritenuto opportuno menzionare anche l'ottima qualità del lavoro di Flavio Cozzoli: grandi Flavio e Luca! che alla fine della festa il bicchiere della staffa lo hanno offerto loro a me, invece che viceversa!!!
I vincitori di ciascuna sezione hanno ricevuto, alla proclamazione sul palco, dalle mani del presidente del Lions Club di Ovada, un assegno di 500 euro ciascuno. Premio non solo gratificante nella sostanza, ma anche prezioso simbolicamente, nei modi in cui è stato conferito: il riconoscimento così pronto del proprio lavoro è piuttosto raro e tuttavia - nel suo senso profondo - molto importante. Grazie anche per questo al Lions Club di Ovada.
Qui sotto: il video della mia esibizione live alla finale di Ovada, Teatro Splendor, durante la serata di chiusura del Premio Città di Rondinaria (14 giugno 2018). La ripresa è di Flavio Cozzoli, che l'ha fatta da dietro le quinte e che ringrazio di cuore!
Cliccando qui trovate il testo della canzone; cliccando qui trovate le note esplicative alla costruzione del testo. Leggendo questi scritti capirete perchè in cuor mio non posso che pensare con gratitudine anche e soprattutto allo sguardo e alle ali di Santa Caterina da Genova.
Più sotto ancora, un po' di foto, che forse meglio delle mie parole danno idea dell'atmosfera e della piacevolezza della bella esperienza!
Ancora molte grazie a tutti quelli che l'hanno resa così bella... last but not least il mio marito d'oro zecchino Giorgio e il gatto Pepe, sempre pazienti nell'attesa, mentre in 36 ore attraversavo avanti e indietro tutto il Nord Italia!